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Lo scorso luglio si è svolta, in forma virtuale, la demo conclusiva del progetto PRIMIS, alla quale hanno partecipato tutti i partner. Ciascuno di essi ha presentato i risultati ottenuti nei circa due anni di lavoro precedenti, un periodo caratterizzato da un eccellente affiatamento e un’attivissima collaborazione fra tutti i team, sia degli organismi di ricerca che delle aziende partecipanti.

I risultati ottenuti nell’ambito di PRIMIS sono d’altra parte assai rilevanti, come è stato ampiamente mostrato nella giornata della demo.

Si segnalano fra questi:

  • la produzione del Digitizer 4.0 a cura dell’INFN, che consiste in un sistema di digitalizzazione veloce a 20 canali, qualificato per l’utilizzo in ambienti estremi, sia in termini di radiazione che di campo magnetico e temperatura. I materiali sono stati selezionati per poter operare nel vuoto. Questo sistema, riprogrammabile a piacere, include sofisticati sensori e algoritmi firmware per monitorarne l’operatività in tempo reale e quindi costituisce un ottimo dimostratore per le tecniche di predictive maintenance che sono alla base del progetto PRIMIS;
  • lo svolgimento delle attività di diagnostica e test dei componenti elettronici in ambiente ostile. UNIPI, in sinergia con i collaboratori dell’INFN e con gli altri partecipanti a PRIMIS, ha studiato il problema della qualifica dei componenti elettronici impiegati sul Digitizer 4.0 in ambiente ostile, per livello di radiazione, campo magnetico e vuoto. Sono stati individuati vari laboratori presso cui sono stati organizzati i test per irraggiamento da fotoni e neutroni, in Italia (Frascati Neutron Generato, i Laboratori di Acceleratori e Superconduttività Applicata – LASA – dell’INFN di Milano, i laboratori di Termofluidodinamica dell’INFN di Pisa) e all’estero (il Laboratorio Helmholtz-Zentrum Dresden Rossendorf – HZDR – a Dresda in Germania);
  • lo sviluppo del nuovo link di comunicazione in ambiente ostile, finalizzato al controllo e al monitoring delle schede di potenza, basato su FPGA Polarfire Microsemi (ora parte di Microchip) e su componentistica già precedentemente testata sotto radiazione;
  • la realizzazione della piattaforma CAENAnalytics a cura di CAEN, per la raccolta in tempo reale dei dati di funzionamento degli apparati CAEN, installati presso i propri clienti, con conseguente memorizzazione in un servizio cloud attivo presso la sede centrale dell’azienda;
  • lo sviluppo del portale MyCAEN, alla cui concezione e sviluppo hanno lavorato Net7 e CAEN, e che permette ai clienti di quest’ultima di iscriversi al servizio tramite il sito aziendale caen.it e di registrare i propri device per ottenere accesso diretto al supporto, nonché il loro monitoraggio in tempo reale. Grazie all’integrazione con il CAENAnalytics i dati acquisiti dai dispositivi vengono analizzati e quindi visualizzati in una dashboard interattiva, basata sulla tecnologia DataViz for Industry 4.0 di Net7. Il servizio è completamente integrato con i sistemi informativi della CAEN, in particolare con la piattaforma di CRM VTE;
  • lo svolgimento delle analisi di machine learning per l’analisi predittiva sviluppate da Kode. L’azienda ha identificato i più opportuni algoritmi di machine learning da applicare per l’analisi e il monitoraggio dei dati di controllo dei prodotti CAEN, acquisiti ancora una volta attraverso il CAENAnalytics. L’analisi permette di individuare eventi “anomali” nel funzionamento degli apparati, evidenziando le condizioni specifiche che potrebbero essere le responsabili di tale comportamento irregolare.